Nel workshop “trasversale” della terza edizione dell'Osservatorio Digital Content del Politecnico di Milano, sono stati presentati i risultati della Survey erogata al consumatore italiano di contenuti digitali, realizzata congiuntamente con BVA-Doxa.
L'Osservatorio suddivide il mercato dei contenuti digitali in quattro principali categorie:
È stata condotta una ricerca sulla popolazione italiana con fascia d’età 18-60 anni per capire come il consumatore, rispetto agli anni passati, sta approcciando al mondo dei contenuti digitali.
Da una prima analisi è emerso che la fruizione di contenuti streaming tramite servizi a pagamento è calata leggermente rispetto gli anni passati, ma rimane sempre in ottima posizione, calo dovuto ovviamente alla ripresa quasi totale della vita quotidiana. La pandemia ha costretto infatti la popolazione a rinchiudersi in casa ed è per questo motivo che c’è stato un incremento della vendita di abbonamenti per lo streaming.
Sempre su questo tema è stato chiesto se si è disponibili a pagare un abbonamento per usufruire dei servizi senza pubblicità o invece se la fascia di popolazione intervistata sia disposta a non pagare un abbonamento a costo di usufruire del servizio in streaming con advertising annesso.
La risposta è stata la seguente: la maggior parte delle persone intervistate sarebbe disposta a sopportare un minimo di advertising pur di non pagare un abbonamento.
Nel primo trimestre del 2022, Netflix ha visto per la prima volta dopo 10 anni una perdita di abbonati. Questo ha spinto il colosso dello streaming a rivedere i suoi piani integrando la pubblicità.
Verrannoinfatti inserite delle proposte di abbonamenti meno cari ma con l’aggiunta della pubblicità. Ad annunciare la novità è stata Microsoft, che prenderà in gestione le vendite di spazi pubblicitari sulla piattaforma.
Nell'ultimo anno abbiamo visto la crescita esponenziale delle smart tv che danno accesso ai servizi online.
Il 55% delle persone intervistate possiede una smart TV accedendo ai servizi online mentre soltanto il 14% non usufruisce di questo servizio.
Nell’ultimo mese, secondo i dati raccolti, queste sono le top five delle funzionalità utilizzate sulle smart TV:
Anche gli smart speaker hanno avuto un loro incremento in questi anni, sono passati da un 9% nel 2019 a un 25% nel 2022, meno rispetto alle smart TV.
Agli intervistati è stato inoltre chiesto quali fossero state le azioni effettuate con lo smart speaker almeno una volta, di seguito alcune risposte:
Per quanto riguarda invece la fruizione dei contenuti online nel tempo libero, possiamo notare che nel campo delle news (escluso Meteo e viabilità) o magazine e riviste, abbiamo un incremento maggiore rispetto al 2020 ma minore rispetto al 2021, dedicando settimanalmente un tempo medio di 3, 3 ore per la fruizione online di informazioni e news.
Secondo il sondaggio, la maggior parte delle persone intervistate ha dichiarato che il tempo dedicato alle attività di informazione online non è cambiato, mentre un buon 22% dichiara di aver incrementato il loro tempo nell’informazione. Con questi dati in mano, è possibile avere una previsione di come varierà il tempo nel prossimo anno, stimando un buon risultato per quanto riguarda la fidelizzazione del rapporto.
La fruizione di questi contenuti è influenzata per la maggior parte dal passaparola fisico e da un passaparola digitale attraverso condivisioni, commenti e reaction, ma non va dimenticata anche l’importanza che possono avere le pubblicità e le campagne di comunicazione o le promozioni online e offline.
Ma il consumatore è pronto a pagare per le fruizioni online di magazine e riviste?
La maggioranza non fruisce di questa modalità contro una buona parte che o ha fruito online ma non a pagamento o al contrario fruisce online ma a pagamento.
Quest’ultimi possiamo dividerli in 3 gruppi d’importanza per sapere come si spende per la fruizione dei contenuti online:
Lo stesso ordine di importanza nelle risposte, lo possiamo dare a chi non fruisce di contenuti a pagamento:
In questo momento storico la maggior parte delle generazioni sta già usufruendo di questi servizi digitali online ma entro i prossimi 12 mesi, è emerso, potrebbero esserci degli incrementi.
GMDE è stata invitata a prendere parte alla prima edizione dell'Osservatorio Digital Content vista la sua esperienza pluriennale al fianco degli editori.
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